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Cenni storici

Anteprima foto - Stemma Cremona
Stemma Cremona

La ricostruzione della storia del Tribunale di Cremona è resa complessa dall'assenza di opere specifiche sull'argomento e dalla dispersione delle fonti; inoltre, la trattazione dell'argomento in poche righe richiede necessariamente una rigorosa selezione sia dei momenti storici che delle varie prospettive di analisi (ad es. : modificazioni territoriali della giurisdizione, personaggi eminenti della magistratura e del Foro, ecc. ).

Per quando riguarda le diverse sedi, il Tribunale di Cremona era in origine nel Palazzo Pretorio, che si trovava sul luogo dell'attuale edificio posto tra via Monteverdi, via Longobardi, piazza Stradivari e piazza della Pace; soltanto nel XIX sec. gli uffici furono trasferiti nella attuale sede in via dei Tribunali( fino al 1871 via della Dogana) nel palazzo costruito nel 1799 dai Marchesi Silva su disegno dell'architetto Faustino Rodi.

Tralasciando il periodo storico relativo all'età comunale, il primo momento di notevole rilevanza è dato dall'elezione di Cremona a Pretura di rango senatorio avvenuta nel 1527 con decreto di Francesco II Sforza.

Ciò importava un maggior prestigio sia della città, che tra l'altro gli derivava già da un passato storico luminoso, sia dei pretori che si susseguirono.

Non a caso, in fatti,pochi decenni dopo fu nominato pretore Julio Claro Allesandrino, uno dei massimi giureconsulti lombardi, la cui opera (Practica criminalis) costituì uno dei riferimenti principali fino alla seconda metà del 1700.

Per quanto riguarda le giurisdizioni si deve osservare che, fino all'introduzione delle riforme austriache di Maria Teresa e Giuseppe II, presentavano una complessità notevole.Nel territorio cremonese, corrispondente all'incirca all'attuale provincia, erano presenti diverse giurisdizioni feudali e nella città i vari fori mercantili; a questa sommaria elencazione dev'essere aggiunto il foro ecclesiastico e le diverse giurisdizioni privilegiate.

L'opera di riforma degli austriaci, attraverso prammatiche e consolidazioni, determinò dalla seconda metà XVIII secolo una notevole semplificazione nell'amministrazione della giustizia, e ciò riguardò necessariamente il Tribunale di Cremona.Furono istituiti giudici e tribunali di prima istanza, creati tribunali di appello e istituita una Suprema Corte di Revisione (che possiamo, con cautela, paragonare all'attuale Corte di Cassazione).

Il periodo della dominazione francese, dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, fu denso di riforme: dal punto di vista amministrativo Cremona fu "capoluogo" del Dipartimento dell'Alto Po, il quale subì alcune modifiche territoriali( ad es.:la separazione del territorio e, quindi della Pretura di Bozzolo, a favore del Dipartimento del Mincio).

Nel periodo Napoleonico furono istituiti i Giudici di Pace che, anche in questo caso con estrema cautela, possiamo paragonare agli attuali Pretori.

Un decreto, datato 7 marzo 1803, emanato dal Vice Re d'Italia Eugenio Napoleone determinò dettagliatamente il numero, la sede e la competenza territoriale dei Giudici di Pace.

L'amministrazione della giustizia fu regolata, nei primi anni del 1800 dai diversi codici e regolamenti.

Si deve ricordare, inoltre, che Cremona fu sede della Censura, che giudicava sui reati che possiamo definire "contro la pubblica amministrazione" .

Nel periodo in esame il Tribunale ebbe due esponenti nella rappresentanza cremonese ai Congressi Nazionali di Lione (i cui atti sono conservati presso la Biblioteca): Gabbioneta Placido e Sonis Giacinto, entrambi deputati del Tribunale di Giustizia.

Le travagliate vicende del periodo napoleonico influenzarono anche l'organizzazione giudiziaria, che venne più volte riformata.

Il ritorno degli austriaci determinò la necessaria abolizione delle costituzioni e dei codici napoleonici.

Dal 1818 il Tribunale di Cremona fu denominato Tribunale Civile e Criminale di prima Istanza, mentre sul territorio provinciale vi erano le Preture di Casalbuttano, Pizzighettone, Soresina e Casalmaggiore. Norme speciali regolavano i processi contro i patrioti italiani ed il Tribunale dei Nobili.

Contro le sentenze del Tribunale Provinciale di Cremona era ammesso appello presso il Tribunale d'Appello di Milano.

L'unità d'Italia determinò l'inserimento del Tribunale di Cremona nella nuova organizzazione giudiziaria seguendone l'evoluzione.

Resta, infine, da giustificare l'ampio spazio dedicato ad anni cronologicamente lontani: questi sono, da un lato, i periodi di maggior prestigio del Tribunale di Cremona e, dall'altro, i momenti in cui la giurisdizione tende a definirsi con maggiore precisione dal punto di vista territoriale.

Pietro Sarcinella